L’importanza di sentirsi alleati con il terapeuta

Quando una persona decide di intraprendere un percorso di psicoterapia, nella maggior parte dei casi lo fa perché, in quel particolare momento della sua vita, si trova in una situazione di intensa difficoltà con la quale si sente obbligato a confrontarsi.

Proprio per questo motivo la persona si aspetta di essere aiutata dal terapeuta per superare, o quantomeno alleviare, i sintomi che l’hanno portata in terapia.

L’approccio teorico e le tecniche adottate dal terapeuta che compongono il suo bagaglio personale di competenze,. E’ possibile così aiutare il paziente nel suo percorso terapeutico verso il miglioramento delle sue condizioni fisiche e psicologiche.

Tuttavia, queste competenze terapeutiche talvolta non bastano o comunque non sono sufficienti se alla base della relazione tra paziente e terapeuta non sussiste alleanza terapeutica.

L’alleanza terapeutica

Quest’ultima si consolida nel corso del tempo, man mano che paziente e terapeuta costruiscono una relazione. In questa relazione la persona si percepisce al sicuro e ben accolta, sente di poter aprirsi esprimere liberamente e con fiducia verso chi l’ascolta in maniera non giudicante.

Non ci può essere relazione di cura alla base se non sussiste alleanza terapeutica.

La terapia deve essere concepita come un percorso, in cui la mera cura del sintomo è soltanto una parte del percorso; Possiamo spiegarlo attraverso una metafora. Nel momento in cui paziente e terapeuta cominciano il loro lavoro cercando di comprendere le cause e il significato della sofferenza attuale della persona è come se prendessero in considerazione unicamente la parte visibile di un iceberg che rappresenta il funzionamento psichico di un individuo.

La parte emersa e visibile dell’iceberg è tuttavia strettamente e indissolubilmente collegata a quella che sta sotto la superficie. Una parte completamente ignota. Di conseguenza, nel lavoro tra terapeuta e paziente, considerare la parte sommersa dell’iceberg, quella più profonda ed estesa, significa avere il coraggio di lavorare sulle fragilità e le vulnerabilità individuali. Significa provare a farci i conti una volta per tutte. Raggiungendo una più profonda conoscenza della propria esistenza, che permetta di sentirsi, dal punto di vista psicologico, maggiormente stabili e “preparati” nelle difficoltà.

Quando paziente e terapeuta decidono di intraprendere il percorso terapeutico finalizzato al raggiungimento di un determinato obiettivo prefissato, sono ulteriori gli approdi e gli snodi che si vengono a delineare, ognuno di questi può costituire un nuovo obiettivo principale o un sotto-obiettivo.

In ogni modo, per lavorare sui vari obiettivi l’alleanza terapeutica resta condizione imprescindibile. Soltanto attraverso la fiducia, l’apertura e la stima incondizionata il paziente può sentirsi libero di lavorare e di perseguire tutti gli obiettivi prefissati.

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